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ONLUS
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SEZIONE PROVINCIALE U I C I - Provincia di Salerno -

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CIRCOLARE N.176

Parla con l’Unione: “Verso il Congresso: Autonomia, Nuove Tecnologie e Accessibilità” – mercoledì 21 luglio 2010 ore 16,30

I settori Informazione e comunicazione, Stampa sonora e Libro Parlato, organizzano per mercoledì 21 luglio, con inizio alle ore 16,30 una trasmissione online dal titolo: “Verso il Congresso: Autonomia, Nuove Tecnologie e Accessibilità”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci e vedrà la partecipazione del Vice Presidente Nazionale prof. Enzo Tioli, del Componente l’ufficio di Presidenza Nazionale avv. Giuseppe Terranova, dei componenti la Direzione Nazionale dott. Salvatore Romano, dell’arch. Giuseppe Bilotti e del Consigliere nazionale Franco Pagliucoli nonché delle Commissioni Autonomia e mobilità, Cani Guida e Osservatorio Siti Internet (OSI). La trasmissione, come è noto, sarà aperta non solo agli interventi dei componenti i consigli provinciali e regionali, nonché dei delegati al prossimo Congresso, ma anche e soprattutto a quei soci che desiderino portare un contributo fattivo, concreto e costruttivo alla progettazione della politica e delle attività future della nostra associazione. Nel corso del programma in parola verranno utilizzate delle linee guida messe a punto dai diversi gruppi di lavoro, Comitati o commissioni che troverete allegate alla presente circolare. Tale documento rappresenterà una vera e propria pista di discussione, dalla quale prendere le mosse per avanzare delle proposte che, naturalmente, saranno inserite nelle linee guida da presentare in sede di dibattito congressuale. Con questa iniziativa ci si propone di allargare il dibattito precongressuale al maggior numero di soci, di raccogliere tutte le richieste e le istanze di ciechi ed ipovedenti, di creare la base per linee guida che, dopo la discussione e l'approfondimento all'interno dei gruppi di lavoro costituiti nel corso del Congresso, possano diventare le mozioni da cui la politica del Sodalizio prenderà le mosse e trarrà il proprio sviluppo. I destinatari di questo significativo momento di confronto avranno, come di consueto diverse modalità di intervento: tramite telefono, componendo durante la trasmissione il numero 06-69988353, mediante messaggi scritti, utilizzando il form di "Parla con l'Unione", attivo anche nei giorni precedenti la trasmissione, o tramite e-mail inviando messaggi all'indirizzo indiretta@email.it Anche in questo caso non solo durante il programma ma anche nei giorni precedenti. quanti desiderassero prendere parte alla discussione con certezza, o non avendo troppa dimestichezza con l'informatica non fossero in condizione di collegarsi, ma volessero portare il proprio contributo potranno contattare da subito la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri 06-69988376, o 06-69988411; lasciando nome e recapito telefonico verranno richiamati nel corso della trasmissione. Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp. Si tratta di un’interessante occasione di confronto, di scambio di idee, di un nuovo modo ed una ulteriore opportunità per contribuire alla costruzione di un diverso futuro per noi tutti. Vi aspettiamo numerosi dunque. Si pregano le strutture in indirizzo di partecipare con un congruo numero di rappresentanti e di dare la più ampia diffusione della presente circolare tramite notiziari e segreterie telefoniche anche e soprattutto tra i soci. Cordiali saluti Il Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele

All.1

XXII CONGRESSO NAZIONALE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E IPOVEDENTI ONLUS

XXII Congresso 2010 – accessibilità, autonomia e nuove tecnologie

Proposta di linee guida per l’accessibilità, l’autonomia e l’uso di nuove tecnologie.

I partecipanti al XXII Congresso Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dopo aver analizzato la vasta problematica connessa con la produzione, l'accessibilità e l'usabilità delle nuove tecnologie, intesa in tutti i suoi principali aspetti;

preso atto che i contenuti digitali rivestono infatti un ruolo sempre maggiore nelle economie dei Paesi OCSE, la cui produzione è sempre più focalizzata su beni intangibili piuttosto che fisici. I contenuti digitali, pertanto, sono destinati a diventare sempre più un'infrastruttura creativa di fondamentale importanza, alla base dell'economia della conoscenza e al centro di settori quali la salute, l'istruzione l’autonomia e la cultura dai quali anche i minorati della vista non possono e non vogliono rimanere esclusi.

rilevato che con il termine "accessibilità" si intende la possibilità, per i ciechi e per gli ipovedenti, di utilizzare al meglio l'hardware ed il software esistente sul mercato nei settori quali: lo studio, il lavoro, l’autonomia nel tempo libero e ogni altra situazione della vita quotidiana, senza dover necessariamente ricorrere all’aiuto di altre persone;

premesso che nessun intervento sui dispositivi o altro, finalizzato a favorire l’integrazione, può risultare efficace, se il soggetto non è stato adeguatamente e tempestivamente formato ad utilizzare al meglio le proprie risorse personali;

convinti dell’assoluta necessità che tutte le misure richieste abbiano sempre come scopo l’autentica integrazione e inclusione sociale dei ciechi e degli ipovedenti;

considerato che la presa di coscienza dell'importanza della fruizione della rete web e degli strumenti e metodi annessi, continua a chiedere una presenza forte da parte della categoria dei minorati della vista e che solo in tal modo si garantisce un certo tipo di tutela all'accesso alle fonti di informazioni quali commercio e comunicazioni;

premesso che gli standard di accessibilità, la loro promozione e la loro più ampia diffusione, sono ormai considerati un obiettivo di vitale importanza;

sottolineata con forza la necessità che i progetti finalizzati all’autonomia delle persone in situazione di handicap tengano sempre nel debito conto le esigenze specifiche dei ciechi e degli ipovedenti;

vista la dichiarazione contenuta nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e accettata da tutti gli Stati membri, secondo la quale: «l’Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità a beneficiare di misure tendenti ad assicurare la loro autonomia, la loro integrazione sociale ed educativa e la loro partecipazione alla vita della comunità»;

vista, la Convenzione ONU sui “diritti dei disabili” che, riaffermando l’universalità, l’indivisibilità, l’interdipendenza e interrelazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali e la necessità da parte delle persone con disabilità di essere garantite nel loro pieno godimento senza discriminazioni;

riconoscendo che la disabilità è un concetto in evoluzione e che questa è il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella vita sociale su una base di parità con gli altri, riconoscendo l’importanza dell’accessibilità all’ambiente fisico, sociale, economico e culturale, alla salute, all’istruzione, all’informazione, all’autonomia e alla comunicazione, per permettere alle persone con disabilità di godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali;

preso atto delle importanti iniziative intraprese dall’U.I.C. nello scorso quinquennio per favorire l’emancipazione, l’autonomia e l’integrazione dei non vedenti e degli ipovedenti;

formulano per i nuovi Organi periferici eletti dalle assemblee di base e quelli Centrali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che saranno eletti dal XXII congresso, le seguenti proposte:

1) Intervenire a tutti i livelli ed in maniera sistematica presso gli Enti Nazionali ed Internazionali ritenuti di volta in volta competenti, allo scopo di emanare norme standard o a promuovere la "progettazione per tutti" presso le imprese produttrici. Soltanto attraverso tali rapporti sarà possibile stabilire degli standard universali ai quali dovranno attenersi i produttori di materiali e di dispositivi, nonché i prestatori di servizi, al fine di garantire al massimo l’accessibilità e la sicurezza degli utenti; in ciò favorendo la ricerca su tematiche relative all'accessibilità e all’autonomia nei suoi vari aspetti, stipulando convenzioni con le Università, a e/o bandendo borse di ricerca perlaureandi/dottorandi, ovvero stages su specifici e ben focalizzati progetti relativi all'accessibilità e all’autonomia nelle sue varie forme che siano suscettibili di immediata e concreta ricaduta sui minorati della vista;

  1. Operare affinché l’attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sia resa sempre più visibile sul territorio, a livello nazionale e locale, anche attraverso i programmi della televisione, della radio e sulla stampa, al fine di sensibilizzare capillarmente l’opinione pubblica sui problemi delle persone con disabilità visiva in materia di autonomia, mobilità e accessibilità; grazie alle nuove tecnologie disponibili, come il sistema Vettore vocalizzato e di rafforzare l’interesse delle pubbliche amministrazioni ai corsi di orientamento e mobilità per aumentare la fruizione degli spazi in modo autonomo;
  2. Richiedere che, nei cosiddetti "Comitati-Prodotto", che dovranno intervenire sui contenuti normativi specifici, relativi ai settori di loro competenza, vi sia un rappresentante dell’Unione, il quale dovrà essere in possesso di specifica esperienza ed avere sufficiente autorevolezza per illustrare le richieste dei ciechi e degli ipovedenti e per sostenerle, con buone prospettive di successo;
  3. Proseguire l’intervento, con la debita collaborazione della FAND, presso gli organi governativi incaricati della redazione del nuovo Testo Unico sull’abbattimento delle barriere architettoniche e percettive, affinché vengano accolte le indicazioni relative ai problemi specifici dei ciechi e degli ipovedenti;
  4. Intensificare i rapporti con l’Ente italiano di unificazione (U.N.I.) affinché nei lavori del gruppo sui percorsi tattili si raggiunga la emanazione di una normativa di riferimento che recepisca a livello nazionale gli standard europei in materia di indicatori tattili a terra e tuteli le effettive esigenze degli utenti;
  5. Istituire iniziative di formazione dei professionisti che collaborano con le strutture periferiche in materia di barriere architettoniche e percettive, in particolare in rapporto all’installazione di indicatori tattili a terra (con particolare riguardo al sistema Vettore di nuova generazione), di segnalazioni per gli ipovedenti, di semafori acustici, di avvertitori acustici sui mezzi di trasporto pubblico, di mappe tattili e di quant’altro la tecnologia metta a disposizione;
  6. Mantenere rapporti sistematici con gli Enti Nazionali ed Internazionali (ad es.: C.E.I., A.I.P.A., C.E.N.E.L.E.C., European Institute for Design and Disability) competenti ad emanare norme standard o a promuovere la “progettazione per tutti” presso le imprese produttrici. Soltanto attraverso tali rapporti sarà possibile stabilire degli standard universali ai quali dovranno attenersi i produttori di materiali e di dispositivi, nonché i prestatori di servizi, al fine di garantire al massimo l’accessibilità e la sicurezza degli utenti;
  7. Intervenire affinché in tutte le strutture pubbliche o private aperte al pubblico i sistemi elimina-code siano dotati anche di avvertitori vocali e, laddove possibile, favorire la creazione di sportelli dedicati alle persone con disabilità;
  8. Continuare i contatti con le Ferrovie dello Stato, per garantire il pieno rispetto del regolamento europeo CE n. 1371/2007, in particolare del capo V che riguarda le persone con disabilità e le persone a mobilità ridotta. In tale ambito si dovrà cercare di: incrementare il numero di stazioni e strutture connesse realmente accessibili ai ciechi ed agli ipovedenti (con particolare riferimento ai vari tipi di segnalazioni – acustiche e visive – nonché alla creazione di sportelli dedicati alle persone con disabilità), ottenere il miglioramento del livello del servizio di accompagnamento e l’ampliamento della rete di stazioni da esso servite; aumentare il numero di convogli accessibili e sicuri per i ciechi e gli ipovedenti, tenuto conto anche delle esigenze dei viaggiatori accompagnati da cani guida, verificando che essi possano avvalersi realmente degli spazi riservati ai disabili.
  9. Intervenire presso l’A.B.I. e presso l’amministrazione delle Poste, perché intensifichino il loro impegno, per rendere effettivamente fruibili, da parte dei ciechi e degli ipovedenti, tutti i loro servizi, con particolare riferimento al Bancomat, al Postamat e all’accesso ai servizi web forniti alla clientela;

11) Intervenire presso l’ANCI, in collaborazione con le altre associazioni federate nella FAND, affinché sia adottato su tutto il territorio un modello di telepass unificato che consenta alle macchine che accompagnano una persona disabile l’accesso alle aree riservate. In particolare, richiedere che nei programmi di esame per il conseguimento della patente di guida siano inserite domande concernenti le norme specifiche sulla minorazione visiva. Inoltre concentrare l’attenzione affinché le case automobilistiche risolvano i problemi connessi alle auto ibride;

  1. Adoperarsi affinché venga adottato un sistema di votazioni elettroniche che garantisca la piena autonomia dei minorati della vista, sia nelle votazioni politiche che in quelle amministrative;

13) Elaborare una serie di indicazioni pratiche da fornire ai progettisti di dispositivi elettrici, elettronici o elettrodomestici, in modo da renderli utilizzabili in piena autonomia da parte dei ciechi e degli ipovedenti. Inoltre intervenire presso le case produttrici di attrezzature elettroniche ed informatiche affinché i touch screen non siano una limitazione per i non vedenti e un’ulteriore barriera e fonte di isolamento verso questa tecnologia;

  1. Prevedere la creazione di borse di studio destinate a ricercatori nel campo dell’alta tecnologia e nei settori innovativi che abbiano attinenza con possibili soluzioni dei problemi connessi all’autonomia e all’emancipazione dei ciechi e degli ipovedenti;
  2. Insistere, nonostante le note difficoltà, affinché, nella fase di adeguamento della normativa italiana ai principi della direttiva europea sul diritto di autore, venga garantito ai ciechi ed agli ipovedenti il diritto di accesso alla cultura ed all’informazione, secondo le modalità tradizionali (testi in braille o a caratteri ingranditi), ovvero utilizzando i sistemi messi a disposizione dalle nuove tecnologie informatiche e telematiche;

16) Continuare a favorire l’accesso alla stampa quotidiana, a quella periodica, alla letteratura in formati alternativi quali gli e-book, nonché l’accesso alla grande produzione di opere multimediali favorendo la creazione di soluzioni tecniche che consentano a tutti indistintamente di potervi accedere. A tal proposito, si raccomanda di adoperarsi per potenziare il progetto Evalues, aumentando i giornali e i periodici disponibili e realizzando software di accesso per varie piattaforme oltre che per windows (Mac OS, Symbian, Iphone)

  1. Vista la sempre maggiore rilevanza del software open source, considerati anche i benefici che ne derivano agli utenti in termini di economicità di controllo, sostenere, finanziariamente o con risorse umane adeguate, lo sviluppo di progetti open source relativi alle tecnologie assistive, concentrandosi su progetti di comprovato interesse e provata solidità anche a livello internazionale;

18) Promuovere alcune cause pilota nei confronti di casi di inaccessibilità particolarmente eclatanti o reiterati, sulla base della legge Stanca e della legge 67 del 2006. Dare ampia risonanza mediatica a tali azioni;

  1. Battersi in ogni modo perché la legge Stanca sia emendata e vi siano ricompresi i seguenti principi:
  1. sanzioni certe, cogenti effettive ed efficaci per i soggetti che non ottemperino al dettato della legge
  2. allargamento degli obblighi previsti in tema di accessibilità relativamente a siti web, software e libri digitali, a soggetti che percepiscano contributi o agevolazioni economiche da parte dello Stato o degli enti locali, sul modello della ADA negli Usa.

20) Impegnarsi per la più ampia diffusione presso le istituzioni competenti di informazioni aggiornate relative alle possibilità di utilizzo del mezzo informatico da parte dei ciechi e degli ipovedenti; Anche se tanto è stato fatto al riguardo durante gli ultimi anni, l’uso di un ambiente grafico per un cieco è ancora complicato, scomodo e non intuitivo.

Occorre, pertanto:

  1. Stabilire dei criteri minimi riguardanti il software e gli strumenti di accesso allo schermo, con particolare riferimento al problema dell’usabilità;
  2. Le Smart Card hanno una parte sempre più importante nella vita giornaliera di tutti. Esse contengono profili personali e aprono l’accesso a molte attività. È quindi di vitale importanza intervenire fin dalla loro progettazione, per non escludere i ciechi dalla possibilità del loro utilizzo;
  3. Constatata l’importanza che la patente informatica europea (European Computer Driving License) riveste per l’inserimento nel mondo del lavoro per ciechi e ipovedenti, si chiede alla nostra organizzazione di proseguire la collaborazione con l’Associazione Italiana per il Calcolo Automatico (A.I.C.A.), affinché il software "atlas" o programmi simili mettano i ciechi e gli ipovedenti nelle condizioni di sostenere esami sostanzialmente identici a quelli dei vedenti, in modo da evitare che prove d’esame differenziate costituiscano il presupposto di forme di discriminazione per l’accesso al lavoro o in tutte quelle situazioni nelle quali la sua acquisizione venga richiesta;
  4. Considerato che la tecnologia, consente in una logica di progettazione per tutti, la realizzazione di soluzioni avanzate che permettono a chi non vede di assumere informazioni anche attraverso sistemi di sintesi vocale, si richiede l'impegno affinché il legislatore, sia a livello europeo che nazionale, imponga alle case costruttrici, l'inserimento, nel circuito commerciale, di apparecchiature elettroniche con display digitale corredate di sintesi vocale con la sola possibilità di escluderla se non se ne ha esigenza favorendo ad esempio, tutti quei lavoratori che, giornalmente, sono chiamati ad utilizzare apparecchiature elettromedicali che attualmente sono inaccessibili;

e) Esaminare gli standard di accessibilità, la loro promozione e la loro più ampia diffusione, sono ormai considerati un obiettivo importantissimo. Continuare in tal senso, ci pare, evidentemente, ovvio! Mentre merita invece una piu' attenta analisi mirata alle procedure ed i metodi tesi agli scopi:

  1. Rafforzare il gruppo costituito dall'Unione sull'osservazione dei siti Web;
  2. Seguire con attenzione le attività del Web Accessibility Iniziative (W.A.I.) promuovendo soluzioni integrate e scientificamente cogenti su ambiti, quali la definizione di un algoritmo dei colori più efficace di quello proposto dallo stesso W3C e venendo, in tal modo, incontro alle esigenze degli ipovedenti;
  3. Impegnarsi per favorire la più ampia diffusione e conoscenza, presso le istituzioni competenti e più in generale verso l'opinione pubblica, di informazioni aggiornate relative alle possibilità di utilizzo del mezzo informatico da parte dei ciechi e degli ipovedenti;
  4. Rafforzare ed ampliare il servizio di assistenza tecnica erogato dal Numero Verde dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dalla lista di discussione su Internet appositamente creata, (UICHELPEXPRESS) pubblicizzandolo in maniera costante al fine di informare gli utenti che iniziano sempre più numerosi, ogni nuovo giorno, a conoscere il pc. Promuovere, coordinare e sostenere l’ampliamento del servizio presso i nascenti Centri Regionali Tiflotecnici al fine di realizzare una “rete di competenze e sostegno” all’accesso dei minorati della vista ai prodotti informatici e al web;
  5. Realizzare un Convegno per il gruppo degli Osservatori Siti Internet allo scopo di promuovere e favorire un corretto aggiornamento delle persone interessate all'attività dello stesso, alla luce delle normative previste dalla legge Stanca e dalla evoluzione sui “documenti accessibili” che, in ambito normativo, si sta delineando;

k) Considerata la crescente diffusione della telefonia e dei servizi da essa offerti, diventa necessaria l'attenzione dell'Unione verso l'accessibilità di questi strumenti. Infatti, con l'avvento dei telefonini gestibili con screen readers, è opportuno richiedere alle ditte fornitrici che il costo dell'apparecchio comprenda l'acquisto dell'applicazione, trasformando quest'ultima in una opzione del prodotto senza costi aggiuntivi. Laddove non sia possibile perseguire questa finalità, cioè che le case costruttrici dei telefonini vendano lo screen readers assieme al cellulare, si raccomanda di inserire tali screen readers tra le proposte di rinnovamento del Nomenclatore Tariffario;

  1. Al fine dell'ottenimento, da parte delle Regioni, dell'applicazione omogenea dell'attuale Nomenclatore Tariffario su tutto il territorio nazionale, mediante aggiornamento del Nomenclatore stesso, relativamente ai prodotti concessi ed alla relativa disciplina, alla luce degli ausili nuovi e necessari per lo svolgimento delle varie attivita' che mirano all'integrazione dei ciechi e degli ipovedenti, si rende inprocrastinabile l'istituzione di un tavolo di lavoro per aggiornare il Nomenclatore. Tale – tavolo di lavoro – dovrebbe avere cogenza periodica stante l’effervescenza evolutiva degli ausili elettronici ed informatici di tecnologia assistiva;

m) Promuovere, sviluppare e portare a termine gli approfondimenti sulla questione del contrasto colore per gli ipovedenti, in quanto la valutazione del contrasto colore offerta dall'algoritmo del W3C non è in realtà sufficiente. Continuare, quindi, a collaborare con la Commissione Ipovisione al fine di portare a termine uno studio circa la questione del contrasto colore affrontata dall'attuale normativa italiana in maniera assolutamente insufficiente, basata sulla prima versione dell'algoritmo del W3C. Inoltre sarebbe auspicabile, sempre in sinergia con la Commissione Ipovisione, istituire un “tavolo di studio” per verificare i problemi degli ipovedenti ad utilizzare le varie tecnologie (PC, Palmari, cellulari ecc. navigazione web e-book ecc.), al fine di poter migliorare e potenziare il servizio di assistenza informatica, facendo emergere gli eventuali problemi di accessibilità da poter veicolare verso il mondo dei web designer, gestori di siti o costruttori dei vari dispositivi;

n) Considerato il crescente utilizzo del digitale terrestre, e tenuto conto che tale strumento sarà sempre più adottato per la fornitura di servizi alle famiglie, l'Unione Italiana dei Ciechi dovrà seguire fin da ora la questione di come rendere tali servizi accessibili alle persone con difficoltà visive. A tal fine, l'Unione, dovrebbe prevedere opportuni interventi e, se necessario, attivare progetti specifici mirati ad individuare e sviluppare soluzioni hardware/software volti a rendere il digitale terrestre accessibile e facile da usare indipendentemente dall'età e dalle "capacità informatiche dei fruitori; In particolare: Continuare i contatti con la RAI per ottenere il pieno rispetto della Delibera n. 614/09/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con la quale sono state ufficialmente approvate le linee-guida sul contenuto degli obblighi del servizio pubblico generale radiotelevisivo, fra i quali: L’accesso alla programmazione in favore delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali e regionali, nonché, l’adozione di idonee misure di tutela delle persone portatrici di handicap sensoriali; L’incremento della comunicazione sociale con trasmissioni incentrate su specifiche fasce deboli, in primo luogo i disabili e gli anziani, e programmi che abbiano riguardo alla salute, alla qualità della vita, ai diritti e doveri civici, allo sport sociale, assegnando adeguati spazi alle associazioni e ai movimenti della società civile; Garanzia della ricezione da parte dei cittadini con disabilità sensoriali dei programmi radiotelevisivi, con riferimento a tutti i generi della programmazione, compresa l’informazione, nazionale e locale, e l’approfondimento informativo, anche attraverso l’aumento delle audiodescrizioni e il miglioramento del relativo servizio; Congruo incremento delle misure attualmente fissate dal contratto di servizio in favore delle fasce più deboli, fissando altresì la tempistica di realizzazione e segnalando sul sito internet le modalità di fruizione dei programmi per i non udenti, gli ipovedenti e per i ciechi assoluti; Verifica del rispetto delle esigenze specifiche dei ciechi e degli ipovedenti nel processo di passaggio dalla televisione analogica a quella digitale, in modo che gli stessi possano avvalersi in piena autonomia dei nuovi dispositivi che si renderanno necessari per l’accesso alle trasmissioni e per la scelta tra le stesse.

  1. Proseguire insieme all’I.RI.FO.R. la sperimentazione della firma digitale prestando particolare attenzione all’accessibilità dei siti che ne consentono il controllo.
  2. Si raccomanda alla Sede Centrale ed alle strutture periferiche di adottare per l’attività istituzionale e quella d’ufficio, software accessibile allo scopo evidente di favorirne l’uso da parte dei dirigenti ciechi ed ipovedenti interessati.Particolare attenzione riveste, allo scopo, il programma di – anagrafica soci – che per la sua importanza strategica nella progettazione non può essere di difficile usabilità.
  3. Seguire attentamente l’applicazione della legge Stanca per ciò che concerne l’accessibilità dei siti Web delle pubbliche amministrazioni o siti di pubblica utilità. Per favorire un controllo ad ampio raggio, cercando di incentivare a partecipare tutti nella rilevazione di problematiche di accessibilità, favorire la segnalazione di mal funzionamenti, problemi di utilizzo mediante tecnologie assistive, e più in generale problemi di accesso a servizi on line, si raccomanda la creazione di specifici form, anche da inserire nelle pagine Web del sito dell’Unione, per consentire a chiunque di segnalare siti inaccessibili, pagine non utilizzabili e/o problemi di interazione da parte dei minorati della vista. I dati così rilevati potranno essere utilizzati al fine di costituire una sorta di lista nera di siti delle PA o di pubblica utilità;
  4. Si raccomanda di seguire con la massima attenzione l’applicazione della legge Stanca con particolare riferimento a ciò che riguarda l’educazione e la formazione, ovvero alla parte riguardante i libri di testo e le sue integrazioni ed evoluzioni normative sui decreti applicativi concernenti, in particolare, la identificazione dei cosiddetti – documenti accessibili -. Esperire, con determinazione, ogni qualsivoglia eventuale rivisitazione della normativa che, incrementando la cogenza contempli i seguenti principi:
  1. Sanzioni certe, cogenti effettive ed efficaci per i soggetti che non ottemperino al dettato della legge;
  2. Allargamento degli obblighi previsti in tema di accessibilità, relativamente a siti web, software e libri digitali, a soggetti che percepiscano contributi o agevolazioni economiche da parte dello Stato o degli enti locali, sul modello della ADA negli U.S.A.;

s) Promuovere e vigilare sui processi di dematerializzazione affinché i livelli di accessibilità consentano anche ai minorati della vista, un accesso alle procedure ad essi afferenti in un’ottica inclusiva e con l’obiettivo di ampliamento delle occasioni di accesso a nuove professioni. Promuovere, sinergicamente, iniziative e collaborazioni con la Commissione lavoro, e l’Agenzia ALA per esaminare i problemi di accessibilità dei vari applicativi aziendali alla luce delle nuove forme di occupazione da parte dei non vedenti ed ipovedenti, Cercando di promuovere e proporre soluzioni ed eventuali progetti comuni con le controparti;

  1. Promuovere interventi sistematici di monitoraggio in particolare sui siti ministeriali e delle PA in generale per sondare la usabilità, oltre che l’accessibilità, dei servizi in rete offerti;
  2. Promuovere progettualità finalizzata alla delineazione di metodologie e standard operativi afferenti le procedure di e-learning accessibile e fruibile mediante le tecnologie assistive. Individuazione e sperimentazione di una – piattaforma – realmente fruibile dai minorati della vista nel settore e-learning da promuovere con progettualità I.RI.FO.R.; ciò, soprattutto, nella consapevolezza che la formazione a distanza (FAD), per molti aspetti oggi, ma per molti di più, domani, rappresenterà una modalità consueta di formazione e di accesso alla tecnologia, al web e alla sperimentazione di “nuove professioni”;
  3. Promuovere, testare e rendere disponibili le competenze OSI per gli ambiti afferenti i CMS nella produzione automatica di pagine web e nella stesura di siti accessibili ed usabili che, nel rispetto dei requisiti normativi, costituiscano – una opportunità- finalizzata ad una standardizzazione dei siti dell’Organizzazione con l’obiettivo di rendere gli stessi maggiormente flessibili ed aggiornabili; Centro Nazionale Tiflotecnico
  1. Completare il processo di regionalizzazione del Centro Nazionale Tiflotecnico, per agevolare l’approccio dei potenziali acquirenti ai nuovi dispositivi e per facilitarne l’acquisto. Si consiglia nel contempo l’aggiornamento almeno annuale degli agenti regionali che a loro volta dovranno formare i responsabili delle sezioni che seguono il settore degli ausili;
  2. Garantire la possibilità di assistenza tecnica, sia al momento dell’acquisto, che al momento dell’utilizzazione dei dispositivi stessi; Tale assistenza dovrà essere garantita a livello regionale per i piccoli interventi e, a livello nazionale per le grosse riparazioni.
  3. Continuare ad attribuire al C.N.T. così come fatto in quest'ultimo quadriennio, sufficienti risorse finalizzate alla ricerca ed alla sperimentazione di nuovi dispositivi, prevedendo ogni anno un apposito capitolo a bilancio;
  4. Continuare a creare i presupposti affinché il C.N.T. possa dedicare agli strumenti specifici per ipovedenti la stessa cura di ricerca, sperimentazione e distribuzione che attualmente dedica agli strumenti per i ciechi, studiando la possibilità di creare sezioni apposite;
  5. Nell’ambito dei vari settori di ricerca e coordinamento verso la quale dovrà essere indirizzata l’attività a livello centrale, favorire lo sviluppo di un sistema di deambulazione con l’ausilio delle informazioni provenienti dal satellite e delle mappe del territorio commercialmente disponibili;
  6. Considerato il nuovo assetto organizzativo, si dovrà ridefinire l’accordo con l’Istituto Cavazza riguardante la ricerca e la distribuzione di ausili.

Scarica la Circolare 176/2010


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