A Conte il premio "virtù civica". cerimonia a mariconda

Il fondatore della mensa dei poveri si aggiudica la prima edizione.

C'è da quest'anno in cittá un premio singolare: che non riconosce il merito di un grande scrittore, di un grande economista o di un grande politico, ma di chi "grande" lo è comunque, seppure senza la stessa fama.

Il destinatario è quello che in genere si definisce il cittadino comune.

Il merito che viene riconosciuto è la sua abnegazione, l'altruismo, l'umiltá con cui rende meno difficile la vita della sua comunitá cittadina.

E' il premio alla "Virtù civica", realizzato nell'ambito del progetto "Com'è bella la cittá", promosso grazie alla collaborazione di alcuni gruppi di volontariato salernitani, tra i quali la rappresentanza dell'Unione nazionale italiana volontari pro ciechi, l'associazione Stella e l'unione culturale Erchemperto.

Cinque i premiati, nel corso della cerimonia svoltasi nella cornice del parco Ciro Bracciante di Mariconda.

L'elenco dei premiati è stato annunciato a microfono da Paolo Longo, uno degli organizzatori.Il primo premio, consistente in un'opera artigianale rappresentativa della cittá di Salerno, è stato attribuito a Mario Conte, fondatore e gestore della mensa dei poveri.

"Ha dedicato la sua vita al servizio dei poveri e degli indigenti, assicurando ad essi un pasto giornaliero - ha spiegato Longo - Ha vissuto un'infanzia difficile, passata in gran parte in istituto - l'orfanotrofio Umberto I. Questa forte esperienza ha contribuito molto all'impegno che oggi profonde per gli altri, in modo generoso e disinteressato".

Al primo classificato i soci del circolo ricreativo Cral hanno consegnato un assegno di quattrocento euro. "I miracoli sono quelli che viviamo ogni giorno - ha dichiarato Conte - la vera ricchezza è data dal donare agli altri, perché mediante l'aiuto ai più deboli si riceve un amore incondizionato, ed è forse questo il vero spirito del volontariato".

Assegnati anche altri riconoscimenti.

Il premio alla virtù civica è stato assegnato a Elena Scognamiglio, per l'impegno dedicato agli ammalati dell'ospedale Giovanni da Procida; a Luciano Albero, per l'attenzione ai non vedenti e l'impegno a promuovere lo sport tra i disabili della vista; a Wladimiro Bielli, impegnato nel servizio di "nonno vigile" e ad Annamaria Galdi, per aver svolto attivitá in favore dell'integrazione e dell'autonomia dei non vedenti. Rita Esposito.

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