SEZIONE PROVINCIALE U I C I - Provincia di Salerno -
CIRCOLARE N.156
Parla con l’Unione: “Verso il Congresso: Lavoro e Pensionistica” – giovedì 1 luglio 2010 ore 16,30
I settori Informazione e comunicazione, Stampa sonora e Libro Parlato, organizzano per giovedì 1 luglio, con inizio alle ore 16,30 una trasmissione online dal titolo: “Verso il Congresso: Lavoro e Pensionistica”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci e vedrà la partecipazione del componente la Direzione Nazionale prof. Vitantonio Zito, responsabile del Settore Lavoro e dei componenti della Commissione Nazionale per i Rapporti con i Sindacati; della Commissione Nazionale per la Tutela dei Diritti degli Insegnanti; della Commissione Nazionale Nuove Professioni – ALA; dei Comitati Nazionali dei Centralinisti e dei Fisioterapisti. La trasmissione, come è noto, sarà aperta non solo agli interventi dei componenti i consigli provinciali e regionali, nonché dei delegati al prossimo Congresso, ma anche e soprattutto a quei soci che desiderino portare un contributo fattivo, concreto e costruttivo alla progettazione della politica e delle attività future della nostra associazione. Nel corso del programma in parola verranno utilizzate delle linee guida messe a punto dai diversi gruppi di lavoro, Comitati e commissioni che troverete allegate alla presente circolare. Tale documento rappresenterà una vera e propria pista di discussione, dalla quale prendere le mosse per avanzare delle proposte che, naturalmente, saranno inserite nelle linee guida da presentare in sede di dibattito congressuale. Con questa iniziativa ci si propone di allargare il dibattito precongressuale al maggior numero di soci, di raccogliere tutte le richieste e le istanze di ciechi ed ipovedenti, di creare la base per linee guida che, dopo la discussione e l'approfondimento all'interno dei gruppi di lavoro costituiti nel corso del congresso, possano diventare le mozioni da cui la politica del Sodalizio prenderà le mosse e trarrà il proprio sviluppo. I destinatari di questo significativo momento di confronto avranno, come di consueto diverse modalità di intervento: tramite telefono, componendo durante la trasmissione il numero 06-69988353, mediante messaggi scritti, utilizzando il form di "Parla con l'Unione", attivo anche nei giorni precedenti la trasmissione, o tramite e-mail inviando messaggi all'indirizzo indiretta@email.it Anche in questo caso non solo durante il programma ma anche nei giorni precedenti. quanti desiderassero prendere parte alla discussione con certezza, o non avendo troppa dimestichezza con l'informatica non fossero in condizione di collegarsi, ma volessero portare il proprio contributo potranno contattare da subito la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri 06-69988376, o 06-69988411; lasciando nome e recapito telefonico verranno richiamati nel corso della trasmissione. Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp. Si tratta di un’interessante occasione di confronto, di scambio di idee, di un nuovo modo ed una ulteriore opportunità per contribuire alla costruzione di un diverso futuro per noi tutti. Vi aspettiamo numerosi dunque. Si pregano le strutture in indirizzo di partecipare con un congruo numero di rappresentanti e di dare la più ampia diffusione della presente circolare tramite notiziari e segreterie telefoniche anche e soprattutto tra i soci. Cordiali saluti Il Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele
All.1
LAVORO E PENSIONISTICA – LINEE GUIDA
Le continue e costanti innovazioni tecnologiche ed il progressivo riordino delle professioni sanitarie non mediche sono la causa prima di una considerevole riduzione dei posti di lavoro nel settore delle attività tradizionali svolte dai non vedenti e dagli ipovedenti. Pertanto, percepita la necessità di vigilare sul rispetto delle norme relative al collocamento obbligatorio e preso atto dell’esigenza di indirizzare i giovani verso professioni maggiormente spendibili, si è ritenuto utile dettagliare le istanze presentate alla nuova Dirigenza Nazionale dell’Unione da parte dei delegati al XXII Congresso Nazionale, previa consultazione con i singoli comparti dei lavoratori, affinché le stesse possano trovare nel tempo concreta realizzazione.
PROBLEMI GENERALI
- porre in essere progetti operativi per contrastare la riduzione dei posti di lavoro nel campo della riabilitazione e del centralinismo telefonico
- impegnare l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) ad intraprendere ulteriori attività formative e a promuovere, d’intesa con le Regioni e le Aziende, iniziative per il ricollocamento di ciechi e ipovedenti in attività diverse da quelle tradizionali, ai sensi della legge 68/1999, sul diritto al lavoro dei disabili
- promuovere la trasformazione degli Istituti professionali atipici, al fine di assicurare agli utenti minorati della vista la possibilità di un adeguamento professionale secondo il nuovo ordinamento scolastico
- fornire assistenza mediante corsi preparatori ed eventuali borse di studio a soggetti che intendano partecipare a concorsi pubblici o ad altre forme di selezione di personale
- ampliare il rapporto di collaborazione tra l’I.Ri.Fo.R. e le Regioni, anche ai sensi del disposto dell’art. 4, comma 6, della legge 68/1999, per consentire all’Istituto il rilascio dei titoli relativi alle qualifiche professionali
- indirizzare i giovani verso le professioni maggiormente richieste dal mercato del lavoro, coinvolgendo l’I.Ri.Fo.R. nella progettazione e l’attuazione di nuovi percorsi formativi, per meglio qualificare le future figure professionali
- verificare il rispetto della legge 4/2004 (c.d. Legge Stanca) in seno alla Pubblica Amministrazione in termini di maggiore accessibilità ed usabilità. Ogni Ente deve sempre pensare allo sviluppo di procedure accessibili perché un atto predisposto in tal senso è migliore dal punto di vista tecnico e fruibile con facilità da tutti.
- definire il valore dell’anzianità figurativa ex lege 113/1985 e 120/1991, per evitare che il beneficio dei quattro mesi per ogni anno di servizio effettivamente svolto risulti utile solamente per l’anzianità contributiva e assicurativa e non anche per la misura della pensione, al fine di ottenere un’unica interpretazione della vigente normativa sia per la definizione della pensione con il sistema contributivo che con il sistema misto
- offrire un servizio di orientamento scolastico agli alunni non vedenti circa le prospettive occupazionali riservate alla categoria 10. avviare una capillare attività di monitoraggio sui disegni di legge giacenti in Parlamento per programmare opportuni interventi emendativi per una più determinante posizione propositiva da parte dell’Unione.
INSEGNANTI E DIRIGENTI SCOLASTICI
- mettere a punto ed aggiornare un data-base degli operatori scolastici non vedenti a livello locale e nazionale
- pubblicizzare i corsi di aggiornamento I.Ri.Fo.R. anche attraverso gli organi di stampa associativa dell’Unione
3. promuovere interventi preventivi da parte dell’Unione presso il Ministero della Pubblica Istruzione a tutela della categoria interessata
- coinvolgere maggiormente il Centro di Servizi Amministrativi (C.S.A.) e gli Uffici Scolastici Regionali (U.S.R.) per una partecipazione attiva alle iniziative che vedono direttamene impegnati gli operatori privi della vista
- prevedere un supporto psico-attitudinale, di autonomia e di orientamento professionale ai neolaureati non vedenti avviati al lavoro secondo diverse modalità operative: stage, corsi di orientamento e mobilità, valutazione di esperienze a confronto, prove di controllo dell’ansia, collaborazioni col Cisad per ricerche e nuovi prodotti.
- dare maggiore visibilità al mondo scuola sugli organi di stampa associativa UIC (Corriere dei Ciechi in primis), a garanzia di una equa ripartizione tra comunicazione interna e quella esterna oltre la realtà dell’Unione.
- creare una sinergia tra le commissioni UIC afferenti al settore scolastico. Più in generale, vengono rivendicati in capo alle medesime autonomi poteri di azione tecnica e non politica, s’intende, nel proprio ambito di pertinenza, per una maggiore incisività a livello fattuale.
- garantire accessibilità ed usabilità dei testi scolastici. Ampie restrizioni sussistono per la reperibilità di file digitali dei manuali scolastici, tutelati dal copyright e che non possono autonomamente essere prelevati in violazione del diritto d’autore e, quindi, senza autorizzazione dell’editore.
- vigilare sulla ottemperanza alla legge 4/2004 per favorire l’accesso degli insegnanti non vedenti agli strumenti informatici (a partire dalla reperibilità delle comunicazioni rivolte al personale quali circolari informative, comunicazioni interne/di servizio, buste paga, rilevazione presenze, registro elettronico, etc)
- inserire la professione di tutor on-line tra le nuove professionalità in ambito scolastico; a metà fra docente e formatore, questa attività del tutto innovativa è già ampiamente istituzionalizzata in parte dell’Europa.
- prevedere corsi di aggiornamento sulle nuove tecnologie informatiche e multimediali, che assicurano agli insegnanti disabili fisici una ampia autonomia personale ed occupazionale (l’uso della lavagna multimediale interattiva (LIMM) ovvero del software BME (Braille Music Editor), un software che metterà il non vedente in grado di scrivere la musica con la stessa facilità con cui un musicista vedente scrive il suo spartito)
CENTRALINISTI TELEFONICI
- Portare a compimento l’iter di approvazione delle modifiche alla legge 113/1985 con l’approvazione dell’Atto Senato n. 406 e collegati, con particolare riferimento alle seguenti innovazioni:
- ampliamento dell’ambito dei beneficiari del sistema di collocamento obbligatorio agli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti individuate in base al disposto dell’articolo 45, comma 12, della legge 17 maggio 1999, n. 144;
- aggiornamento delle attività di formazione professionale volte al conseguimento del diploma di centralinista telefonico minorato della vista o di qualifiche professionali ad esso equipollenti;
- individuazione di nuovi criteri di assunzione che prevedano, oltre a quelli già in vigore: a) l’assunzione di un minorato della vista ogni 60 derivati interni o 20 intercomunicanti facenti capo alla centrale telefonica di cui dispone il datore di lavoro privato; b) un numero di minorati della vista pari al 10 per cento dei lavoratori occupati come operatori di call center o strutture equivalenti che svolgano funzioni di ricerca ed informazione su banche dati e, comunque, almeno un minorato della vista per ciascuna delle predette strutture;
Nella stessa sede verificare anche l’opportunità di un aumento base dell’indennità di mansione applicabile a tutte le tipologie contrattuali.
- realizzare la riqualificazione e l’aggiornamento professionale degli operatori del settore in rispondenza ai nuovi riassetti aziendali anche alla luce del progresso tecnologico nel campo della comunicazione telefonica
- intervenire affinché le scuole di istruzione professionale, dirette od autorizzate dalle Regioni, abbiano in dotazione sia apparecchiature tecnicamente avanzate che personale specializzato per assicurare una preparazione tecnica degli allievi
- impegnare l’I.Ri.Fo.R. ad organizzare seminari di aggiornamento per gli istruttori di corsi di qualificazione per operatori telefonici, privilegiando le esercitazioni pratiche e l’uso di strumenti informatici più idonei
- incentivare la progressione di carriera
- avviare un confronto più costruttivo con gli enti preposti, teso ad aggiornare gli albi professionali di categoria come da citato art. 45, comma 12, della legge 144/1999
FISIOTERAPISTI
- Portare a compimento l’iter di approvazione delle modifiche alla legge 29/1994 con l’approvazione dell’Atto Senato 1573, per adeguarla all’evoluzione normativa dei profili professionali nel settore sanitario che hanno eliminato nell’area della riabilitazione tutte le figure professionali che non siano quella del fisioterapista in possesso del relativo diploma universitario.
- prevedere in tale sede, in coerenza con le corrispondenti modifiche dei principi del collocamento mirato al lavoro dei ciechi e degli ipovedenti che abbiano conseguito il titolo stesso, o titolo equivalente per legge, nuovi criteri per il collocamento obbligatorio presso datori di lavoro pubblici e privati che indichino una percentuale di assunzione di fisioterapisti non vedenti proporzionale alle dimensioni e quindi al numero totale di dipendenti delle strutture sanitarie interessate.
- promuovere la individuazione di una nuova figura professionale (operatore del benessere), spendibile nei circuiti non sanitari
- incentivare le aziende del settore a produrre strumenti elettromedicali accessibili ed idonei all’attività dei fisioterapisti non vedenti (sintetizzatori vocali, segnalatori tattili, etc), anche avvalendosi della collaborazione con il Centro Nazionale Tiflotecnico
- sensibilizzare le ASL in termini di accessibilità nei programmi di studio dei corsi di aggiornamento ECM e nella strumentazione in uso, fruendo, se del caso, dei benefici garantiti ai sensi delle legge 17/1999
- prevedere, nell’ambito del computo generale dei posti messi a concorso dai singoli atenei per l’accesso al Corso di Laurea in Fisioterapia, la possibilità di una specifica quota di riserva per la categoria dei disabili visivi come proficuo strumento di supporto ad una maggiore integrazione produttiva e sociale.
- provvedere alla stampa in braille o in formato elettronico di articoli a tema
- attuare iniziative che agevolino la libera professione del fisioterapista non vedente
- favorire gli incontri tra i comitati dei genitori di ragazzi ciechi e quelli dei fisioterapisti, nell’intento di promuovere gli studi fisioterapici
AGENZIA PER LA PROMOZIONE DEL LAVORO DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ALA
- ottenere il riconoscimento di nuove figure professionali, anche a livello regionale, che si basino su specifici corsi di formazione e qualificazione professionali (perito fonico in ambito forense, valutatore/sviluppatore di pagine web, archivista nella gestione documentale e/o addetto al protocollo elettronico)
- favorire la formazione continua mediante voucher didattici da svolgersi sia sul posto di lavoro sia a distanza (FAD) specificamente per quelle materie che per natura si prestano a questa modalità di insegnamento
- incentivare l’uso delle nuove tecnologie attraverso corsi di aggiornamento brevi e mirati su documenti digitali, posta elettronica, Internet, servizi basati su tecnologie web (quali interazione, editazione e ricerca informazioni)
- realizzare un sistema integrato di orientamento per l’accesso al mercato del lavoro rivolto ai soggetti in stato di disoccupazione
- avviare una più stretta collaborazione con le associazioni imprenditoriali (Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, ABI, ANIA ed altre ancora) per un confronto costruttivo con l’Unione
- fornire ai datori di lavoro il supporto e la consulenza necessari per l’adeguamento alle leggi innovative o modificative della normativa in materia, con l’obiettivo di migliorare la qualità del posto di lavoro
- sviluppare in seno all’Unione uno spirito di “imprenditorialità sociale” che, anche grazie alle convenzioni con UPI e ANCI, potrebbe coinvolgere i non vedenti in una sorta di economia della partecipazione, dove trovano spazio: formazione finalizzata ai contratti di settore, gestione dei modelli organizzativi, sperimentazione di professionalità e nuove professioni, ricezione di istanze dal mercato del lavoro, etc.
- sostenere programmi di riqualificazione delle mansioni di non vedenti ed ipovedenti in ambito pubblico e privato
- valutare l’opportunità di costituire cooperative sociali integrate per l’impiego dei soggetti con disabilità visiva e di promuovere laboratori protetti per il recupero dei soggetti affetti da pluriminorazione
- rilanciare le attività manuali
- proporre iniziative legislative in materia di incentivi e/o sgravi fiscali per giovani che intendano intraprendere la libera professione
- provvedere alla diffusione a mezzo di circolari informative dei bandi di concorso afferenti a diversi ambiti professionali, in riferimento ai quali i ruoli prescritti possono essere ricoperti anche dai non vedenti
RAPPORTI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
- operare d’intesa con le Regioni per una piena attuazione sull’intero territorio nazionale della legge 68/1999
- adoperarsi per una formazione professionale al passo con i tempi tesa, da un lato, alla qualità dei programmi didattici e, dall’altro, ad una maggiore rispondenza delle professionalità da formare alle mutevoli esigenze del mondo del lavoro
- ricercare ed attuare la massima collaborazione possibile, a tutti i livelli istituzionali e territoriali, per meglio tutelare gli interessi dei lavoratori disabili, sia in sede di contrattazione collettiva, sia in riferimento alle esigenze ed aspettative dei singoli interessati
PENSIONISTICA
- rafforzare i rapporti con l’INPS per garantire il pieno rispetto del protocollo d’intesa sulle nuove procedure telematiche per il riconoscimento della cecità civile. In tale ambito difendere le prerogative dell’Unione, unitamente a quelle delle altre associazioni firmatarie, e cercare di pervenire all’approvazione del disegno di legge che prevede l’attribuzione alle associazioni di persone con disabilità delle principali prerogative dei patronati
- seguire con attenzione l’iter di modifica delle tabelle indicative delle percentuali d’invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti (attualmente contenute nel Decreto del Ministero della Sanità 5 febbraio 1992 rettificato con Decreto ministeriale 14 giugno 1994), al fine di tutelare i diritti acquisiti dei ciechi e degli ipovedenti anche attraverso il pieno rispetto della legge 138/2001 sulla classificazione e quantificazione delle minorazioni visive
- verificare, insieme alle altre associazioni unite nella FAND, la possibilità di un incremento delle pensioni di invalidità civile, cecità civile e sordomutismo
- cercare di ottenere l’equiparazione della speciale indennità per ciechi parziali all’indennità di comunicazione prevista per i sordi
- cercare di modificare le norme che prevedono il computo del reddito derivante dalla prima casa al lordo delle detrazioni quale elemento utile per calcolare il tetto reddituale per la concessione delle pensioni.